Sostenibilità, la generazione Z vi ascolta

di Simona Grandini, pubblicato il 15/03/2019

Questa mattina anche qui a Bologna – tutto sommato alla periferia del mondo, rispetto ai grandi movimenti globali – centinaia di ragazzi hanno lasciato i banchi di scuola per scendere in strada, mossi da un obiettivo: chiedere l’attuazione di politiche capaci di contrastare il riscaldamento globale.

Si tratta del primo sciopero contro i cambiamenti climatici degli studenti italiani, che si uniscono così alla mobilitazione internazionale promossa dalla sedicenne svedese Greta Thunberg con lo slogan “Skolstrejk för klimatet”.

Sarebbe miope per la politica ignorare le loro richieste. Non solo – a livello più alto – per il futuro della terra, ma anche perché questi ragazzi tra un paio d’anni saranno a tutti gli effetti degli elettori. Lo stesso vale per le aziende. Lasciati per un attimo da parte i millennials, ogni strategia di lungo periodo deve essere pensata per loro, la generazione Z.

Questa consapevolezza sembra essersi fatta strada solo fino a un certo punto nel mondo imprenditoriale. Quasi l’80% delle aziende dichiara di adottare politiche di sostenibilità, ma solo l’11,5% ha una strategia di comunicazione verso l’esterno delle proprie performance economiche, ambientali e sociali (fonte: Osservatorio Sic Sostenibilità e comunicazione, 2018).

Quasi l’80% delle aziende dichiara di adottare politiche di sostenibilità, ma solo l’11,5% ha una strategia di comunicazione verso l’esterno delle proprie performance economiche, ambientali e sociali

Un dato confermato recentissimamente anche dal rapporto “L’impresa è comunicazione”, nato dalla collaborazione tra L’Economia del Corriere della Sera e l’Università IULM, presentato oggi a Milano: da un campione di 500 piccole e medie imprese, sono state selezionate 30 eccellenze, che si sono distinte per la propria capacità di comunicare verso l’esterno. Di queste, solo un terzo parla del proprio impegno per ridurre l’impatto ambientale o della propria responsabilità sociale.

Ma se la sostenibilità è un valore riconosciuto, è tempo di farla evolvere anche dal punto di vista della comunicazione.

Le accuse di green washing appartengono al passato: alle aziende è oggi richiesto di comunicare verso l’esterno la propria anima sostenibile, quando questa è sostenuta da azioni concrete. La generazione Z ascolta.

 

Photo by Josh Barwick on Unsplash

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