La tendenza in atto nel mondo dei media è nota: c’è un trasferimento da ciò che è fisico verso ciò che è digitale. E anche media tradizionali, come radio e tv, sperimentano forme nuove di “consumo”. Ognuno ha il proprio palinsesto, che non è scandito dagli orari di messa in onda, si guarda la serie o si ascolta il podcast quando se ne ha tempo e voglia.
Qualche numero (fonte: Agcom): l’ascolto dei telegiornali è cresciuto, di poco, tra il 2017 e il 2021. Il Tg1 delle 20 resta il più amato dagli italiani, con una media di ascolti di 5,1 milioni di persone nel 2021. Il Tg5 è al secondo posto con 4 milioni, la Tgr al terzo con 2,8 milioni.
Complessivamente sono 18,1 milioni gli italiani che guardano un tg serale, con punte di 27,9 milioni nel periodo di lockdown. Gli abbonamenti alle tv in streaming, dato 2021 dell’Osservatorio EY, erano 14,5 milioni per un totale di 7,9 milioni di italiani che pagano (uno o più abbonamenti) per i contenuti televisivi. In media si guarda la tv in streaming per poco più di 90 minuti al giorno.
Quelli della televisione sono numeri di rilievo ma non paragonabili rispetto al web indistinto: a dicembre 2021 si sono collegati alla rete 44,6 milioni di italiani e hanno navigato per poco meno di 60 ore/mese. Google, Facebook, Amazon e Microsoft sono i quattro principali operatori per numeri di utenti unici. Il primo operatore italiano è il gruppo Rcs. Sono 37 milioni gli italiani che, a dicembre 2021, si sono collegati a siti o app di informazione. in calo rispetto all’anno precedente. Il portale di informazione più visitato è stato il Corriere della Sera (24,9 milioni di utenti unici/mese) seguito da TgCom24, Repubblica e Fanpage, che è una testata nativa digitale.