I dati confermano una grande tendenza in atto nel mondo della televisione, ma non solo: il consumo di contenuti è sempre meno lineare. Il tempo conta sempre meno perchè agli utenti piace l’on demand: guardo quando voglio. Il riflesso di questa situazione è la continua perdita di peso delle trasmissioni broadcast, quelle del digitale terrestre, rispetto ai player SVOD (Subscription Video On Demand).

Secondo una recente rilevazione di Nielsen (The Gauge), il 38,2% degli utenti guarda tv in streaming, il 31,8% via cavo, il 25,7% in modalità broadcast. I primi sei operatori on demand sono: Youtube, Netflix, hulu, Prime Video, Disney +, HBO.
In Italia gli abbonati sono 15 milioni, gli abbonamenti sono di più perchè in diversi sottoscrivono più servizi.

C’è un altro dato che conferma la rilevanza di questo cambiamento: quello degli schermi connessi. Sono 93 milioni in Italia, cresciuti del 210% in 5 anni. I dati li hanno forniti Censis e Auditel nel rapporto “La transizione digitale degli italiani”: in Italia ci sono 120 milioni di schermi 5 per famiglia), di cui 48 milioni di smartphone e 43 milioni di televisori; 93 milioni e 200.000 dispositivi connessi ad internet all’interno delle abitazioni; e 16 milioni e 700 mila sono dire Smart TV o TV con dispositivi esterni connessi, in crescita del 210,9% rispetto al 2017. Il televisore rappresenta sempre più la porta d’accesso al digitale.